Ti sei mai chiesto se la tua azienda è davvero protetta dai rischi legati alla sicurezza sul lavoro? Nominare un RSPP esterno non è soltanto un obbligo stabilito dal D.Lgs. 81/08, ma un vero e proprio investimento strategico. In questa guida pratica scoprirai:
- Quando e perché è possibile nominare un consulente esterno
- I requisiti e le competenze che un RSPP deve possedere
- Le ultime novità normative che impattano sulla gestione della sicurezza
- I vantaggi di affidarsi a un professionista specializzato per prevenire sanzioni e tutelare i lavoratori
Chi è l’RSPP e perché è fondamentale
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (spesso abbreviato in RSPP) è una figura professionale di grande rilievo all’interno dell’azienda, nominata dal Datore di Lavoro e obbligatoria in tutti i casi in cui sia presente anche un solo dipendente.
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione svolge un ruolo cardine all’interno dell’azienda, in quanto risponde direttamente al Datore di Lavoro (come deve risultare anche dall’organigramma aziendale della sicurezza) e supporta lo stesso, in qualità di Esperto sulla salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, nella definizione di un corretto sistema di gestione della sicurezza aziendale. Spesso nelle realtà internazionali prende nome di Safety Manager o HSE Manager.
Requisiti e competenze di un RSPP
L’art. 32 comma 1 del TUS specifica che “le capacità ed i requisiti professionali dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione …. devono essere adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative”. Da questo si evince che il Datore di Lavoro deve attentamente valutare le competenze del RSPP sulla base del CV e delle esperienze pregresse, in relazione alle dimensioni e complessità della propria azienda, onde evitare corresponsabilità relative alla “culpa in eligendo”.
Per essere abilitato a svolgere il ruolo di RSPP, sono quindi richiesti:
- Titoli di studio e formazione specifica
- Il RSPP deve aver frequentato con successo i moduli A, B (con eventuali specializzazioni settoriali) e C previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016.
- L’aggiornamento ha cadenza quinquennale, con un monte ore variabile (da 6 a 40 ore) a seconda del livello di rischio e dei settori.
- Capacità adeguate ai rischi aziendali
- L’art. 32 del D.Lgs. 81/08 specifica che i requisiti professionali devono essere commisurati alla natura dei rischi presenti in azienda.
- Il Datore di Lavoro è tenuto a verificare che le competenze (CV ed esperienza) del RSPP siano coerenti con la complessità dell’organizzazione.
- Esperienza sul campo
- Un RSPP realmente efficace possiede un bagaglio di esperienze maturate in settori simili a quello in cui opera l’azienda, così da fornire un supporto concreto e personalizzato.
Novità normative: cosa cambia con i recenti decreti
Negli ultimi anni, la legislazione sulla sicurezza sul lavoro ha subito importanti aggiornamenti. Due dei testi principali da considerare sono:
Decreto Fiscale 146/2021, convertito in Legge 215/2021
- Ha introdotto modifiche al D.Lgs. 81/08, aumentando i poteri ispettivi e rafforzando la lotta all’irregolarità sul lavoro.
- Ha reso più semplice la sospensione immediata delle attività in caso di violazioni gravi in materia di sicurezza.
- Prevede un potenziale futuro aggiornamento delle regole sulla formazione di RSPP e ASPP (si attende un Accordo Stato-Regioni unificato).
Decreto Lavoro 48/2023, convertito in Legge 85/2023
- Punta a chiarire e rafforzare l’obbligo di consultazione dell’RSPP (interno o esterno) in tutte le fasi di valutazione dei rischi.
- Sottolinea l’importanza di una stretta collaborazione tra Datore di Lavoro, Servizio di Prevenzione e Protezione e Medico Competente.
- Ribadisce la responsabilità finale del Datore di Lavoro, evidenziando come la presenza di un RSPP preparato e costantemente aggiornato sia fondamentale per evitare sanzioni o sospensioni dell’attività.
Nota: restano invariati i riferimenti all’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016 in tema di formazione RSPP/ASPP, ma è possibile che nei prossimi mesi/anni vengano emanate nuove disposizioni che unificheranno e aggiorneranno la normativa.
Per aggiornamenti normativi, si può comunque fare riferimento ad INAIL al seguente link
Quando nominare un RSPP esterno
Il Datore di Lavoro ha 3 opportunità per nominare il proprio RSPP:
- Ricoprire direttamente il ruolo di RSPP aziendale a seguito dell’effettuazione di un corso di formazione come RSPP/Datore di Lavoro la cui durata varia da 16 a 48 ore (a seconda del livello di rischio aziendale). La funzione di RSPP può essere esercitata dal datore di lavoro se si tratta di aziende:
- artigiane o industriali, con un massimo di 30 lavoratori
- agricole o zootecniche, che occupano fino a 10 dipendenti
- ittiche, con un limite di 20 lavoratori
- altri settori, fino a 200 dipendenti
- Individuare una risorsa all’interno del proprio staff con adeguata formazione e competenze tecniche e fargli seguire i corsi per l’abilitazione a RSPP. Nello specifico sono necessari tre moduli: Modulo A (della durata di 28 ore) Modulo B (della durata minima di 48 a cui si deve aggiungere un modulo di specializzazione variabile tra 12 e 16 ore per alcuni settori Ateco) e infine il Modulo C (della durata di 24 ore)
- Affidare il compito di RSPP a un consulente (RSPP esterno) che abbia adeguata competenza pregressa e requisiti formativi secondo quanto indicato al precedente punto.
In aggiunta a quanto sopra per ognuna delle figure sopraindicate è obbligatoria l’effettuazione dei corsi di aggiornamento con cadenza quinquennale la cui durata è variabile tra le 6 e le 40 ore.
La durata e periodicità dei corsi sopraindicati è definita dall’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016.
Quando non può essere nominato un RSPP esterno
Il TUS (D.Lgs. 81/08) all’art. 31 c.4 dispone che “Il ricorso a persone o servizi esterni è obbligatorio in assenza di dipendenti che, all’interno dell’azienda ovvero dell’unità produttiva, siano in possesso dei requisiti di cui all’art. 32“.
Al comma 6 dell’art. 31 il TUS esclude inoltre la possibilità di un RSPP esterno specificando l’obbligatorietà di un SPP interno nei seguenti casi:
- nelle aziende industriali di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334 (relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti)
- nelle centrali termoelettriche
- negli impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 (relativa a radiazioni ionizzanti)
- nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni
- nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori
- nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori
- nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori
In relazione a quanto sopra, il dibattito circa l’obbligatorietà che il RSPP interno fosse un dipendente dell’azienda o in alternativa potesse essere un professionista in possesso dei requisiti di legge, è stato chiarito con l’interpello n. 24/2014 del Ministero del Lavoro. In merito a ciò il Ministero ha precisato che, il termine “interno” non può intendersi equivalente alla definizione di “dipendente”, ma deve essere riferito ad un lavoratore che assicuri una presenza adeguata allo svolgimento della propria attività”.
In relazione a quanto sopra si evince che il Datore di Lavoro ha sempre la possibilità di individuare una società o professionista come RSPP esterno.
Di cosa si occupa un RSPP esterno
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione coordina (ove presenti) le altre figure facenti parte del SPP (addetti al servizio o ASPP), al fine di individuare e valutare i rischi presenti sui luoghi di lavoro ed elaborare misure di prevenzione e protezioni efficaci contro infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Nello specifico, secondo quanto indicato dall’art. 33 del TUS, il SPP deve:
- Individuare i pericoli e valutare i rischi presenti in azienda
- Collaborare con il Datore di Lavoro per la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi
- Elaborare misure di sicurezze idonee alla prevenzione di malattie e infortuni sul lavoro
- Elaborare le procedure di sicurezza per le singole fasi di lavoro
- Proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori
- Partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica annuale (quando prevista)
- Fornire ai lavoratori le informazioni sui rischi presenti in azienda
Vantaggi di affidarsi a un RSPP esterno
Come accennato, le aziende possono scegliere di nominare una risorsa interna al team o, in alternativa, optare per un RSPP esterno. Questa seconda ipotesi si rivela particolarmente vantaggiosa per le aziende che non hanno adeguate competenze interne in materia di sicurezza e per tutte quelle di dimensioni significative o che svolgono attività potenzialmente pericolose, in cui il supporto di specialisti nel settore diventa indispensabile. Nella fattispecie, infatti, scegliere un RSPP esterno consente di poter fare affidamento su un professionista che, oltre alle mansioni sopra citate, si occupa di:
- Mantenere i rapporti con gli Organi di Vigilanza e gli Enti Pubblici
- Relazionarsi con gli enti assicurativi
- Interpretare e applicare la normativa vigente (con gli eventuali aggiornamenti)
- Preparare documenti e materiale per formare e informare il personale sulle norme di sicurezza da seguire all’interno dell’azienda
- Espletare tutti gli adempimenti burocratici previsti per Legge
Proprio in virtù di queste necessità, la scelta di un RSPP esterno offre una serie di vantaggi tangibili, che non si limitano alle competenze tecniche, ma si estendono anche alla gestione strategica della sicurezza aziendale. Tra le principali attività che un RSPP esterno può svolgere, troviamo infatti:
- Competenze specialistiche: Un consulente esterno assicura un know-how consolidato e costantemente aggiornato.
- Riduzione dei rischi sanzionatori: Con i recenti irrigidimenti sui controlli ispettivi, avere un RSPP esterno qualificato diventa uno strumento di tutela contro possibili multe e blocchi dell’attività.
- Ottimizzazione dei costi e del tempo: Delegando a un professionista, l’azienda può focalizzarsi sul core business, riducendo il carico interno di responsabilità e attività burocratiche.
- Soluzione flessibile: L’RSPP esterno può modulare l’intervento in base alle reali esigenze dell’azienda, adeguandosi a dimensioni e complessità organizzative differenti.
- Responsabilità civili e penali: Pur restando il Datore di Lavoro responsabile in ultima istanza, affidarsi a un RSPP esterno ben qualificato contribuisce a una gestione più sicura e conforme delle attività, diminuendo il rischio di gravi corresponsabilità.
Come Safetyone Ingegneria Srl può aiutarti
Hai bisogno di un RSPP esterno o vuoi potenziare il tuo Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)? Safetyone Ingegneria Srl offre:
- Consulenti RSPP abilitati e altamente qualificati: con esperienza ventennale in molteplici settori industriali e di servizi.
- Supporto normativo e operativo: ti accompagniamo nella corretta applicazione del D.Lgs. 81/08, monitorando e aggiornando costantemente le procedure di sicurezza.
- Piattaforma gestionale Safetyone Click: GRATUITAMENTE a disposizione dei nostri clienti, semplifica la gestione delle scadenze, degli adempimenti e della documentazione relativa alla sicurezza.
- Formazione personalizzata: corsi specifici per addetti, preposti, dirigenti e RLS, tenendo conto delle particolarità di ogni settore.
- Audit periodici e verifiche ispettive interne: per assicurare un miglioramento continuo e una prevenzione efficace degli infortuni.
Conclusioni
La nomina di un RSPP esterno rappresenta una scelta strategica per moltissime realtà: permette di accedere a competenze elevate, minimizzare il rischio sanzionatorio e garantire un ambiente di lavoro sano e protetto. Le novità normative introdotte dal Decreto Fiscale 146/2021 (L. 215/2021) e dal Decreto Lavoro 48/2023 (L. 85/2023) sottolineano sempre di più l’importanza di una gestione professionale e dinamica della sicurezza.
Scegliere un partner affidabile come Safetyone Ingegneria Srl significa investire in professionalità, aggiornamento costante e servizi su misura. Se vuoi saperne di più, contattaci e scopri come possiamo aiutarti a rendere la tua azienda ancora più sicura e competitiva.
Scarica la Checklist Gratuita “10 errori da evitare nella scelta di un RSPP esterno”
Proteggi la tua azienda e il tuo team dalle sanzioni e dagli infortuni sul lavoro.