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Sicurezza carrelli elevatori e formazione muletti: guida completa alla prevenzione degli incidenti

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IN QUESTO ARTICOLO:

La sicurezza dei carrelli elevatori – i comuni muletti – è un aspetto cruciale per ogni azienda che utilizza questi mezzi di sollevamento e movimentazione. I carrelli elevatori incrementano l’efficienza logistica, ma se usati in modo improprio possono causare incidenti gravi o mortali. In questo articolo tecnico esamineremo le statistiche sugli infortuni con i muletti, le normative vigenti in materia di formazione mulettisti e le migliori pratiche per prevenire incidenti. Forniremo dati ufficiali (INAIL, EU-OSHA, Ministero del Lavoro) e consigli pratici per professionisti della sicurezza sul lavoro e aziende.

Al termine, indicheremo come SafetyOne può supportare la tua impresa con consulenza dedicata e corsi per carrellisti certificati.

Incidenti con carrelli elevatori: dati e rischi principali

Gli incidenti sul lavoro con carrelli elevatori rappresentano una quota significativa degli infortuni nelle attività industriali e logistiche. Secondo un’analisi Eurostat citata da EU-OSHA, il 10% degli infortuni gravi nell’industria manifatturiera europea coinvolge attrezzature di movimentazione come i carrelli elevatori, inoltre l’80% dei casi la causa è un utilizzo scorretto del mezzo. Ciò significa che la maggior parte degli incidenti potrebbe essere evitata rispettando le procedure di sicurezza e formando adeguatamente gli operatori.

In Italia, i numeri confermano la gravità del fenomeno. Nel 2022 si sono registrati 2.238 incidenti con muletti, di cui 15 mortali. Gli infortuni con carrelli elevatori rientrano tra le prime cause di incidenti gravi e mortali sul lavoro a livello nazionale. Un’indagine dell’ASL di Monza e Brianza ha rilevato che, nel quinquennio 2003-2007 in quell’area, vi sono stati 496 infortuni legati ai carrelli elevatori, con 17 casi di invalidità permanente e 2 decessi. Sempre dallo stesso studio emerge la tipologia delle cause di incidente: il 49% dovuto a schiacciamento del lavoratore, il 23% a collisioni o urti contro ostacoli, il 15% a cadute dall’alto, il 10% a modalità di carico errate e il 3% a ribaltamenti del mezzo.

Le conseguenze tipiche degli incidenti con i muletti

Gli infortuni con carrelli elevatori possono provocare lesioni molto gravi (fratture, schiacciamenti, traumi multipli) e ingenti danni materiali. Oltre all’impatto umano, ogni incidente comporta costi elevati per l’azienda in termini di fermi produttivi, danni alle strutture/merci e aumenti dei premi assicurativi. È dunque fondamentale conoscere le cause più frequenti di questi incidenti, per poterle prevenire efficacemente:

  • Ribaltamento del carrello – Il ribaltamento avviene tipicamente per velocità eccessiva, svolte brusche con carico elevato o manovre su superfici irregolari/in pendenza. È uno degli incidenti più pericolosi, potendo causare lo schiacciamento mortale dell’operatore sotto il mezzo capovolto.
  • Caduta del carico – Movimentare un carico non stabilizzato correttamente o eccedente la portata del muletto può causarne la caduta improvvisa. La caduta dei carichi può colpire l’operatore o altre persone nelle vicinanze, causando traumi gravi, oltre a danneggiare beni e impianti.
  • Collisione con ostacoli o veicoli – Urti contro scaffalature, strutture o altri mezzi in movimento sono eventi comuni. Spesso derivano da errori umani, distrazione, scarsa visibilità o comunicazione insufficiente. Questi impatti possono intrappolare lavoratori tra il muletto e l’ostacolo, provocando schiacciamenti anche molto seri.
  • Investimento di pedoni – L’urto di un carrello elevatore contro una persona a piedi è tra gli scenari più gravi. Può avvenire per mancato rispetto delle regole di viabilità interna, visibilità limitata, eccesso di velocità o mancanza di separazione tra percorsi pedonali e carrabili. Le conseguenze in caso di investimento sono spesso critiche o letali.
  • Errore umano e mancata formazione – Una componente trasversale a molti incidenti è l’errore operativo dovuto a mancanza di formazione, sottovalutazione dei rischi o pressione produttiva. Operatori non adeguatamente formati possono commettere imprudenze come circolare con carico alto e sbilanciato, non usare i dispositivi di sicurezza (es. cintura) o ignorare procedure corrette di presa/scarico del carico.

Da uno studio sulle dinamiche d’infortunio, è emerso che i principali fattori di rischio nell’uso dei carrelli elevatori sono l’utilizzo scorretto da parte dell’operatore e le carenze nell’ambiente di lavoro (es. spazi ristretti, promiscuità con pedoni). Questo ribadisce che formazione, addestramento e organizzazione sono elementi chiave per prevenire gli infortuni con i muletti.

Normativa sicurezza carrelli elevatori: obblighi di legge e formazione mulettisti

Vista la pericolosità intrinseca dei carrelli elevatori, la normativa italiana impone specifici obblighi per garantire la sicurezza. Il D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza sul Lavoro) all’art. 71 regola l’uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro e all’art. 73 stabilisce l’obbligo di formazione adeguata per gli operatori. In particolare, l’Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 ha individuato le attrezzature – tra cui i carrelli elevatori semoventi – per le quali è richiesta una abilitazione specifica degli operatori. Ciò significa che chi guida un muletto deve aver frequentato un apposito corso di formazione teorico-pratico e superato una prova di verifica, ottenendo così il cosiddetto “patentino per carrelli elevatori” (attestato di abilitazione).

Requisiti del corso per carrellisti (patentino muletto)

L’Accordo Stato-Regioni 2012 definisce durata minima, contenuti e modalità di questa formazione obbligatoria. Il corso per mulettisti certificato deve avere una durata minima di 12 ore per i carrelli industriali (muletti frontali) – suddivise in modulo giuridico/normativo, modulo tecnico e modulo pratico – con eventuale estensione a 16 o 20 ore se si includono altre tipologie di carrelli telescopici. In sintesi, il percorso formativo comprende:

  • Modulo giuridico-normativo (1 ora): panoramica sulla legislazione vigente in materia di sicurezza sul lavoro e uso attrezzature (D.Lgs. 81/08), obblighi e responsabilità del carrellista.
  • Modulo tecnico (7 ore): nozioni tecniche sui carrelli elevatori (tipologie e componenti), principi di fisica per la stabilità del carico (baricentro, leva, forze centrifughe), rischi specifici nell’uso dei muletti (ribaltamento, caduta carico, urti, interferenze ambientali, ecc.), dispositivi di sicurezza del carrello (segnalazioni acustiche/luminose, sistemi di ritenuta, etc.), lettura delle targhette di portata e diagrammi di carico, procedure operative sicure (circolazione, stoccaggio, ecc.) e manutenzione di base.
  • Modulo pratico (almeno 4 ore): addestramento pratico alla guida del carrello elevatore in condizioni di lavoro. Comprende l’illustrazione sul campo dei componenti del carrello e dei controlli di sicurezza, le verifiche pre-operative e le manovre di guida con e senza carico (presa del carico, movimentazione in percorso, frenata, parcheggio in sicurezza). Ogni partecipante deve svolgere prove pratiche e dimostrare di manovrare il muletto in sicurezza, superando un test pratico finale.

Al termine del corso, previo superamento di un test teorico (quiz) e della prova pratica, viene rilasciato un attestato di abilitazione all’uso del carrello elevatore, conforme ai requisiti di legge. Importante: questa abilitazione ha validità 5 anni, dopodiché deve essere rinnovata con un corso di aggiornamento di almeno 4 ore (di cui 3 di pratica). Il rinnovo quinquennale è obbligatorio per mantenere valida la qualifica di carrellista.

Sanzioni e responsabilità

Far operare un lavoratore su carrelli elevatori senza patentino o con patentino scaduto espone l’azienda a pesanti sanzioni amministrative e penali, ai sensi del D.Lgs. 81/08. Inoltre, in caso di infortunio, la mancanza di formazione costituisce una grave responsabilità per il datore di lavoro. Oltre all’obbligo legale, è dunque nell’interesse dell’azienda assicurarsi che tutti gli addetti alla conduzione dei muletti siano formati e aggiornati. La formazione muletti non è una formalità ma un investimento fondamentale per la sicurezza.

Vale la pena notare che l’esperienza da sola non garantisce l’assenza di incidenti: un’analisi INAIL dei casi di infortunio con carrelli 2002-2020 ha mostrato che oltre il 63% degli operatori coinvolti aveva più di 3 anni di esperienza nella mansione. Ciò significa che anche i carrellisti veterani possono incorrere in incidenti se non hanno ricevuto un addestramento specifico o un richiamo periodico sulle norme di sicurezza. Formazione e addestramento continuo sono essenziali per mantenere alta l’attenzione e la competenza nella guida in sicurezza.

Best Practice: prevenzione degli incidenti con carrelli elevatori

Oltre alla formazione obbligatoria dei mulettisti, le aziende devono mettere in atto una serie di misure di prevenzione per garantire l’uso sicuro dei carrelli elevatori. Di seguito elenchiamo le migliori pratiche (best practice) raccomandate da esperti, linee guida INAIL/EU-OSHA e normative, che un responsabile sicurezza (RSPP/HSE) dovrebbe adottare in magazzini e stabilimenti:

  • Organizzazione degli spazi e viabilità interna: Progettare accuratamente le aree di lavoro dove circolano i muletti. Separare i percorsi pedonali da quelli dei carrelli con segnaletica orizzontale e barriere fisiche, evitando per quanto possibile zone promiscue. Istituire sensi unici o percorsi dedicati ai carrelli per minimizzare la necessità di retromarcia; nelle aree in cui il muletto deve comunque fare retromarcia, vietare l’accesso ai pedoni e installare specchi parabolici o sistemi di allarme visivi/acustici. Garantire che pavimentazione e vie di transito siano solide, livellate, senza buche né ostacoli, per evitare sbandamenti o perdita di stabilità del carico. Illuminare adeguatamente le zone di manovra, soprattutto in aree di magazzino buie o turni notturni e mantenere sempre sgombre le corsie.
  • Controlli pre-operativi e manutenzione: L’operatore deve eseguire ogni giorno controlli pre-uso del carrello elevatore (freni, sterzo, clacson, segnalatori luminosi, dispositivi di sicurezza, stato delle forche, livello batteria o carburante, ecc.), registrandoli su apposite check-list. Eventuali difetti o anomalie vanno segnalati e riparati prima dell’uso. La manutenzione periodica del muletto deve essere effettuata secondo le indicazioni del costruttore e le prescrizioni di legge. Ricordiamo che i carrelli elevatori rientrano tra le attrezzature soggette a verifiche periodiche obbligatorie: la prima verifica va effettuata dall’INAIL (o da soggetti abilitati su delega INAIL) e richiesta dal datore di lavoro entro 60 giorni dalla scadenza del primo anno dalla messa in servizio; le successive verifiche sono a cadenza biennale o secondo la normativa specifica. Mantenere il muletto in perfetta efficienza riduce drasticamente le probabilità di guasto improvviso e incidente.
  • Rispetto dei limiti di portata e corretto impiego: Ogni carrello elevatore ha una portata massima nominale (espressa in kg) e un diagramma di carico che indica la capacità residua in funzione dell’altezza di sollevamento e della distanza del baricentro del carico. Non sovraccaricare mai il muletto oltre la sua portata: il rischio di ribaltamento o cedimento strutturale è concreto se si superano i limiti. Assicurarsi che l’operatore conosca e sappia leggere le targhette di portata. Utilizzare eventuali attrezzature aggiuntive (es. pinze, prolunghe forche, benne) solo se approvate per quello specifico modello di carrello e tenendo conto che modificano il baricentro e riducono la capacità di sollevamento. Caricare i pallet in modo corretto e stabile (distribuzione del peso bilanciata, carico appoggiato completamente sulle forche) ed abbassare sempre le forche con carico il più vicino al suolo durante gli spostamenti, per massimizzare la stabilità.
  • Velocità moderata e prudenza di guida: Imporre limiti di velocità adeguati all’interno dello stabilimento (spesso 6-10 km/h in aree di produzione, meno in punti stretti). Il carrellista deve guidare con prudenza, rallentare in prossimità di incroci, curve o portoni, usare il clacson negli angoli ciechi e procedere a passo d’uomo in presenza di pedoni. Vietato trasportare persone sul muletto (a meno di specifiche attrezzature come cestelli omologati per manutenzioni in quota) e vietato sporgere parti del corpo fuori dal profilo del carrello durante la marcia. In caso di carico voluminoso che ostacola la visuale frontale, guidare in retromarcia (se la visibilità posteriore è buona) o farsi coadiuvare da un collega a terra che faccia da “spotter”. Indossare sempre la cintura di sicurezza in dotazione: in caso di ribaltamento, mantiene l’operatore dentro la cabina protettiva evitando lo schiacciamento (la cabina è progettata per resistere come cellula di sicurezza).
  • Dispositivi di sicurezza aggiuntivi: Valutare l’installazione di sistemi tecnologici per incrementare la sicurezza dei carrelli elevatori. Ad esempio, luci di segnalazione a LED (i noti blue spot o linee rosse a terra) che avvisano i pedoni dell’arrivo di un muletto in prossimità di curve cieche; allarmi acustici di retromarcia ben udibili; sensori anticollisione e sistemi di arresto automatico in caso di ostacolo improvviso; specchi retrovisori e telecamere 360° per eliminare gli angoli ciechi. In ambienti ad alto traffico, l’uso di barriere di protezione flessibili anti-urto può prevenire impatti devastanti proteggendo sia le strutture sia i lavoratori. Tecnologie emergenti come i veicoli a guida autonoma (AGV) per la movimentazione pallet eliminano del tutto l’errore umano e stanno diventando soluzioni interessanti in alcuni contesti logistici avanzati – sebbene abbiano ambiti applicativi specifici.
  • Formazione continua e cultura della sicurezza: Oltre al corso iniziale obbligatorio, è buona prassi implementare un richiamo periodico (es. ogni anno) sui temi della sicurezza carrelli elevatori, tramite sessioni di aggiornamento, briefing o affiancamento sul campo. Questo aiuta a mantenere alta la consapevolezza dei rischi e aggiornarsi su eventuali nuove procedure o dispositivi introdotti. La direzione aziendale e i preposti devono promuovere una cultura della sicurezza in cui i carrellisti si sentano responsabilizzati a operare con attenzione e in cui non vengano esercitate pressioni indebite sui tempi di lavoro a scapito della sicurezza. Ogni quasi-incidente o situazione pericolosa andrebbe analizzata per trarne lezioni e migliorare le procedure. Coinvolgere attivamente gli operatori nelle politiche di sicurezza (ad esempio attraverso segnalazioni di pericoli, partecipazione a incontri di sicurezza, etc.) aumenta la loro adesione alle regole. Infine, osservare rigorosamente le norme: per quanto possa sembrare ovvio, il rispetto disciplinato di tutte le regole (limiti di velocità, divieti di trasporto passeggeri, uso DPI, etc.) è la base della prevenzione.

 

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Formazione certificata e consulenza per un lavoro in sicurezza

La gestione in sicurezza dei carrelli elevatori richiede un mix di competenze tecniche, rispetto delle norme e misure organizzative. Abbiamo visto come gli incidenti con muletti possano avere conseguenze gravissime ma anche come siano in gran parte prevenibili attraverso la formazione degli operatori e l’adozione di buone pratiche. Ogni azienda ha il dovere, oltre che l’interesse, di investire nella sicurezza: un ambiente di lavoro sicuro protegge i lavoratori, riduce i costi dovuti a infortuni e fermi macchina, e migliora anche la produttività nel lungo termine.

SafetyOne Ingegneria, forte della sua esperienza nel settore della sicurezza sul lavoro, supporta le imprese proprio in questo percorso. SafetyOne offre consulenza personalizzata per analizzare i rischi legati ai carrelli elevatori e implementare soluzioni efficaci di prevenzione. Inoltre, organizza il corso per mulettisti certificato conforme all’Accordo Stato-Regioni, erogato da docenti qualificati e con addestramento pratico sul campo.

Contattaci per richiedere una consulenza su misura o per iscrivere i tuoi operatori al prossimo corso carrellisti. Investire nella formazione e sicurezza dei carrelli elevatori significa proteggere le persone e il tuo business: con il supporto di SafetyOne potrai garantire standard elevati di sicurezza e conformità normativa, creando un luogo di lavoro più sicuro, efficiente e produttivo.

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