HSE: significato e importanza
L’acronimo HSE sta per Health, Safety & Environment, tradotto in italiano come Salute, Sicurezza e Ambiente. In ambito aziendale, HSE indica l’insieme dei processi e delle pratiche volte a garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e la salvaguardia dell’ambiente. In altre parole, la gestione HSE si occupa di prevenire infortuni e malattie professionali, assicurare condizioni di lavoro sicure e proteggere l’ambiente sia interno che esterno all’azienda.
Dal punto di vista organizzativo, adottare un approccio HSE significa sviluppare politiche e procedure che integrano salute e sicurezza sul lavoro con la protezione ambientale. Questo approccio multidisciplinare è diventato sempre più importante: le aziende oggi prestano grande attenzione alla conformità alle normative di sicurezza e ambientali, nonché al benessere dei lavoratori e alla sostenibilità. Un efficace sistema di gestione HSE contribuisce non solo a rispettare gli obblighi di legge, ma anche a migliorare la produttività e l’immagine aziendale, riducendo incidenti, rischi e costi legati a sanzioni o infortuni.
All’interno dell’organizzazione, la figura che si occupa di coordinare e supervisionare tali aspetti viene comunemente chiamata HSE Manager (talvolta noto anche come Safety Manager o Manager Sicurezza, soprattutto in contesti internazionali). In realtà, esistono diversi ruoli professionali in ambito HSE, come definiti anche da normative e standard specifici: in particolare, la normativa tecnica individua sia l’HSE Manager che lo HSE Specialist come profili chiave nella gestione di Salute, Sicurezza e Ambiente. Nei paragrafi seguenti analizzeremo il significato di queste figure e come si differenziano rispetto al ruolo di RSPP previsto dalla legislazione italiana.
Ruolo dell’HSE Manager e HSE Specialist
In molte aziende, soprattutto di medio-grandi dimensioni, il Professionista HSE è la figura incaricata di supportare l’organizzazione nella gestione complessiva e integrata di tutti i processi in ambito Salute, Sicurezza e Ambiente. Questa figura professionale opera trasversalmente per assicurare che le attività aziendali rispettino gli standard di sicurezza sul lavoro e tutela ambientale, aiutando l’azienda a raggiungere i propri obiettivi HSE.
Negli ultimi anni si è sentita l’esigenza di definire in modo chiaro le competenze e i requisiti di questi professionisti. A tal fine, l’ente di normazione italiano UNI ha emanato una specifica norma tecnica che inquadra i ruoli dell’HSE Manager e dell’HSE Specialist, distinguendone responsabilità e competenze. Vediamo cosa prevede questa norma e in cosa consistono i due profili.
Norma UNI 11720:2025 e profili HSE
La norma UNI 11720:2025 (che aggiorna e sostituisce la precedente versione del 2018) definisce i requisiti relativi all’attività professionale del “Professionista HSE”, ovvero del ruolo incaricato di gestire in modo integrato salute, sicurezza e ambiente in azienda. In particolare, la nuova edizione della norma delinea due profili professionali distinti per i professionisti HSE:
- HSE Specialist (Specialista HSE) – un profilo di livello operativo/specialistico;
- HSE Manager (Manager HSE) – un profilo di livello manageriale/dirigenziale.
Questa suddivisione in due livelli rappresenta un’evoluzione rispetto al passato. La versione 2018 della norma distingueva infatti tra un HSE Manager Strategico e un HSE Manager Operativo. Con l’aggiornamento 2025, si supera la logica dei due livelli dello stesso profilo manageriale in favore di due figure professionali ben definite, lo Specialista e il Manager HSE, ciascuna con un proprio ambito di autonomia e competenza. La distinzione riconosce da un lato una figura più orientata agli aspetti manageriali e di coordinamento strategico (HSE Manager), e dall’altro una figura più focalizzata sugli aspetti tecnico-operativi dell’HSE (HSE Specialist).
Di seguito approfondiamo i ruoli e le responsabilità tipiche dell’HSE Manager e dello HSE Specialist come delineati da prassi e normative tecniche. È importante sottolineare che, pur essendo ruoli riconosciuti da norme UNI, nessuna legge italiana obbliga formalmente le aziende a nominare un HSE Manager o HSE Specialist. L’adozione di queste figure è frutto di scelta organizzativa e di buone pratiche aziendali, spinte dalla crescente importanza data a sicurezza e ambiente.
Per approfondire il tema vi invitiamo a visitare il sito ufficiale UNI – Ente Italiano di Normazione
HSE Manager: competenze e responsabilità
L’HSE Manager è il professionista di riferimento che opera a livello manageriale nella gestione di Salute, Sicurezza e Ambiente. In pratica, questo ruolo ha una visione d’insieme e strategica: supporta il top management nell’elaborare politiche HSE, definire obiettivi e piani di miglioramento e assicurare che la cultura della sicurezza e della sostenibilità ambientale sia diffusa nell’organizzazione.
Secondo la norma UNI, il Manager HSE possiede conoscenze avanzate in materia legislativa, normativa e organizzativa negli ambiti di salute, sicurezza e ambiente. È in grado di interpretare e applicare le numerose leggi e norme tecniche di settore e di integrare i requisiti HSE nei processi aziendali. Oltre alle competenze tecniche, questa figura deve avere spiccate capacità gestionali e relazionali, qualità di leadership e abilità di coordinamento.
Tra le principali responsabilità dell’HSE Manager vi sono:
- Elaborazione della strategia HSE aziendale: definisce insieme alla Direzione le politiche di salute, sicurezza e ambiente, gli obiettivi di miglioramento e i programmi di intervento.
- Gestione del sistema di gestione HSE: sviluppa, implementa e monitora i sistemi di gestione (es. ISO 45001 per la sicurezza sul lavoro, ISO 14001 per l’ambiente), assicurando il rispetto degli standard e il miglioramento continuo.
- Coordinamento delle risorse e delle attività HSE: supervisiona il lavoro degli HSE Specialist e di eventuali ASPP (Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione) o altri specialisti, coordinando le attività di valutazione dei rischi, ispezioni, controlli operativi e audit interni.
- Formazione e sensibilizzazione: promuove la cultura HSE nell’organizzazione, pianifica e approva i programmi di formazione per i lavoratori in materia di sicurezza e ambiente, organizza campagne di sensibilizzazione su temi HSE.
- Interfaccia con enti esterni e compliance: rappresenta l’azienda nei rapporti con gli enti di controllo (ASL, ARPA, Vigili del Fuoco, etc.) e con gli enti certificatori, garantendo che l’azienda sia sempre in regola con gli obblighi di legge (ad esempio autorizzazioni ambientali, verifiche periodiche) e preparata in caso di ispezioni.
- Monitoraggio performance e reporting: analizza gli indicatori di prestazione HSE (infortuni, near-miss, emissioni ambientali, etc.), riferisce periodicamente alla Direzione sull’andamento e sull’efficacia delle misure adottate, proponendo eventuali correttivi.
In sostanza, l’HSE Manager ha un ruolo direttivo: prende decisioni in autonomia sugli aspetti operativi HSE e influenza le decisioni strategiche aziendali in materia di sicurezza e ambiente. Questa figura è spesso parte del management team e contribuisce a far sì che gli obiettivi di produzione o di business vengano raggiunti senza mai compromettere la sicurezza dei lavoratori e la tutela ambientale.
HSE Specialist: competenze e responsabilità
Lo HSE Specialist (Specialista HSE) è una figura professionale che opera a un livello più operativo e tecnico rispetto al Manager. Pur lavorando sempre nell’ambito Salute, Sicurezza, Ambiente, il suo focus è sulle attività pratiche e specialistiche necessarie per mantenere sicuri i luoghi di lavoro e conformi le operazioni aziendali alle norme vigenti.
In base alla UNI 11720:2025, lo Specialista HSE deve avere una conoscenza tecnica approfondita dei rischi e delle misure di prevenzione nei vari processi produttivi aziendali. Ha competenze specifiche su macchinari, impianti, sostanze pericolose, procedure di lavoro e sa individuare le soluzioni tecniche più adeguate per mitigare i rischi. Inoltre, sono richieste buone capacità relazionali e comunicative, ad esempio per negoziare interventi migliorativi con i responsabili di reparto e per formare efficacemente il personale operativo.
Le mansioni tipiche dell’HSE Specialist includono:
- Identificazione e valutazione dei rischi: analizza nel dettaglio i processi produttivi e individua i pericoli per la sicurezza e l’ambiente. Collabora alla Valutazione dei Rischi aziendale, apportando le competenze tecniche necessarie a valutare rischi specifici (chimici, meccanici, ergonomici, ambientali, etc.).
- Definizione di misure preventive e protettive: propone e dettaglia le misure di prevenzione e protezione da attuare (es. dispositivi di sicurezza su macchine, DPI per i lavoratori, sistemi di aspirazione degli inquinanti, procedure operative sicure) in conformità alla normativa e agli standard tecnici.
- Implementazione operativa delle procedure HSE: predispone istruzioni e procedure di sicurezza, piani di emergenza, e verifica sul campo che siano applicati correttamente. Effettua sopralluoghi e audit interni nei reparti per controllare il rispetto delle norme di sicurezza e ambientali.
- Formazione tecnica ai lavoratori: svolge direttamente (o contribuisce a svolgere) sessioni di formazione pratica su aspetti HSE specifici – ad esempio addestra i lavoratori all’uso corretto dei DPI, alle procedure di primo soccorso, antincendio e gestione delle emergenze ambientali.
- Supporto al monitoraggio ambientale e sanitario: gestisce operativamente le misurazioni e i monitoraggi (rumore, vibrazioni, emissioni, qualità dell’aria, ecc.) richiesti dalla legge, tenendo i contatti con laboratori specializzati. Gestisce anche la sicurezza operativa di cantieri o reparti, verificando che vengano rispettate le misure di sicurezza quotidianamente.
In sintesi, l’HSE Specialist svolge un ruolo operativo-specialistico: è sul campo a fianco dei lavoratori e dei responsabili di reparto per assicurarsi che le misure di sicurezza e tutela ambientale siano effettivamente implementate e mantenute. Risolve problemi tecnici specifici e fornisce consulenza tecnica all’azienda su temi HSE puntuali. Spesso più HSE Specialist possono far parte di un team HSE, coordinato dall’HSE Manager.
Va evidenziato che sia l’HSE Manager che l’HSE Specialist, pur avendo ruoli differenti, collaborano strettamente tra loro. Entrambi fanno parte della funzione HSE aziendale (che a volte può coincidere con il Servizio di Prevenzione e Protezione, vedremo oltre) e condividono l’obiettivo di prevenire incidenti, proteggere i lavoratori e minimizzare l’impatto ambientale delle attività.
RSPP: definizione e obblighi di legge
RSPP è l’acronimo che identifica il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. A differenza dell’HSE Manager, che è un ruolo facoltativo definito da normative tecniche, l’RSPP è una figura espressamente prevista e obbligatoria per legge in Italia quando si parla di sicurezza sul lavoro. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il ruolo dell’RSPP è disciplinato dal D.Lgs. 81/2008 (il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) e s.m.i. Secondo la definizione normativa, l’RSPP è la persona in possesso di capacità e requisiti adeguati, designata dal Datore di Lavoro per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi in azienda. In pratica, il Responsabile del SPP è il consulente interno o esterno che assiste il Datore di Lavoro nell’assolvere agli obblighi di sicurezza, occupandosi di organizzare le attività di prevenzione e protezione nell’impresa.
È importante sottolineare che ogni datore di lavoro ha l’obbligo legale di nominare un RSPP (interno o esterno all’azienda). Questo obbligo è sancito dall’art. 17 del D.Lgs. 81/08, che annovera la “designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi” tra gli obblighi indelegabili del datore di lavoro. Dunque, a differenza dell’HSE Manager che è una figura volontaria, la presenza di un RSPP è imposta dalla legge in qualsiasi organizzazione con lavoratori, a garanzia che vi sia sempre qualcuno incaricato formalmente della gestione della sicurezza.
Compiti e responsabilità dell’RSPP
Una volta nominato, l’RSPP ha il compito di gestire il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) aziendale. Per Servizio di Prevenzione e Protezione si intende l’insieme di persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda destinati a svolgere attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali. In aziende più grandi, il SPP può essere composto anche da ASPP (Addetti al SPP) che coadiuvano l’RSPP. Nelle aziende più piccole, spesso il ruolo di RSPP viene affidato a un consulente esterno o allo stesso datore di lavoro (se ne ha i requisiti formativi).
I compiti principali dell’RSPP, elencati nell’art. 33 del D.Lgs. 81/08, includono sia attività di natura tecnica che gestionale e formativa. In sintesi, l’RSPP deve:
- Individuare i fattori di rischio presenti in azienda e collaborare all’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), proponendo le misure preventive e protettive per ridurre i rischi. Ciò comporta analizzare ambienti di lavoro, attrezzature, processi e organizzazione per evidenziare pericoli e stimare i rischi per la salute e sicurezza.
- Elaborare le misure di prevenzione e protezione e definire i sistemi di controllo di tali misure. Ad esempio, l’RSPP contribuisce a pianificare interventi tecnici (installazione di dispositivi di sicurezza, adeguamento impianti), organizzativi (procedure di lavoro sicure) e gestionali (piani di manutenzione, sorveglianza sanitaria) per mitigare i rischi individuati.
- Progettare e proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori. L’RSPP, infatti, assiste il datore di lavoro nel definire i contenuti della formazione obbligatoria in materia di sicurezza (es. corsi antincendio, primo soccorso, formazione sui rischi specifici) e nell’organizzare le relative attività formative. Inoltre, collabora nell’addestramento pratico dei lavoratori all’uso di attrezzature e DPI in sicurezza.
- Partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. L’RSPP interviene alle riunioni periodiche sulla sicurezza (obbligatorie nelle aziende con oltre 15 lavoratori), confrontandosi con il Datore di Lavoro, il Medico Competente e gli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza). In tali sedi, fornisce il proprio parere sullo stato della prevenzione in azienda e sulle eventuali necessità di intervento.
- Vigilare sull’attuazione delle misure di sicurezza e sull’osservanza delle procedure da parte dei lavoratori. Pur non avendo poteri sanzionatori, l’RSPP effettua sopralluoghi e controlli interni, segnalando al Datore di Lavoro eventuali criticità o inadempienze e suggerendo interventi correttivi.
In sostanza, l’RSPP svolge un ruolo prevalentemente consulenziale e di coordinamento tecnico: non ha poteri decisionali finali (che restano al Datore di Lavoro), ma funge da motore e riferimento tecnico per tutto ciò che riguarda la prevenzione in azienda. Deve garantire che il sistema di gestione della sicurezza sia applicato correttamente nel quotidiano e che il Datore di Lavoro sia informato sugli adempimenti da adottare.
Dal punto di vista dei requisiti, per svolgere il ruolo di RSPP la legge richiede una formazione specifica: occorre possedere determinati titoli di studio e frequentare appositi corsi di formazione (Moduli A, B e C secondo l’Accordo Stato-Regioni del 07/07/2016) che abilitano alla funzione. Inoltre, è previsto un aggiornamento periodico obbligatorio. Questo differenzia ulteriormente l’RSPP dall’HSE Manager/Specialist, i cui requisiti formativi non sono fissati per legge ma dalla norma UNI (spesso laurea tecnica e diversi anni di esperienza in ambito HSE, con possibilità di certificazione volontaria delle competenze).
Differenze tra HSE Manager (Safety Manager) e RSPP
Dopo aver delineato le caratteristiche di HSE Manager/Specialist e dell’RSPP, possiamo riepilogare le principali differenze tra queste figure. Anche se il fine ultimo è comune – tutelare salute, sicurezza e ambiente in azienda – ci sono differenze sostanziali in termini di inquadramento normativo, ambito di competenza e responsabilità.
- Base normativa e obbligatorietà: la prima differenza fondamentale è che l’RSPP è una figura obbligatoria per legge, prevista dal D.Lgs. 81/2008, mentre l’HSE Manager (o HSE Specialist) è una figura non obbligatoria per legge, ma introdotta da norme tecniche volontarie e dalla prassi aziendale. Ogni azienda deve nominare un RSPP per ottemperare alla normativa vigente, mentre non esiste un obbligo giuridico di avere un HSE Manager – la sua presenza è frutto di scelta organizzativa per migliorare la gestione interna di sicurezza e ambiente.
- Ambito di applicazione: il campo d’azione dell’RSPP è definito strettamente dalla legge in termini di sicurezza sul lavoro (e in parte tutela della salute dei lavoratori). L’RSPP si occupa principalmente di sicurezza occupazionale e rischi per i lavoratori. Invece, l’HSE Manager ha un ambito più ampio e integrato: si occupa sia di sicurezza sul lavoro sia di salute intesa in senso più esteso (benessere organizzativo, ergonomia, ecc.), sia di tutela ambientale (emissioni, rifiuti, conformità ambientale), aspetti che vanno oltre il solo perimetro del D.Lgs. 81/08. In pratica, l’HSE Manager abbraccia Salute, Sicurezza e Ambiente a 360 gradi, mentre l’RSPP è focalizzato soprattutto sulla Sicurezza e Salute sul lavoro in senso stretto (anche se nelle aziende moderne spesso collabora anche su temi ambientali, non essendo però obbligatori per legge nel suo ruolo).
- Ruolo nell’organizzazione: l’HSE Manager in azienda tipicamente ricopre un ruolo dirigenziale o manageriale. Risponde spesso direttamente alla Direzione Generale o al top management, fa parte dei comitati direttivi e incide nelle scelte strategiche in materia HSE. L’RSPP, invece, ha un ruolo più tecnico-consulenziale: è un advisor del Datore di Lavoro. Pur potendo essere un dipendente di livello quadro/dirigente in alcune realtà, spesso l’RSPP (specie se esterno) opera come consulente specialista, senza potere decisionale autonomo sulle politiche aziendali. In sintesi, l’HSE Manager è “parte della linea di management” che guida l’azienda verso determinati obiettivi HSE, l’RSPP è “parte del servizio di prevenzione” che consiglia e supporta il datore di lavoro nel rispetto degli obblighi.
- Responsabilità e autonomia decisionale: l’RSPP non ha responsabilità penali dirette per gli obblighi di sicurezza (che restano in capo al Datore di Lavoro), né poteri di spesa o decisionali autonomi: egli propone misure e riferisce al datore di lavoro. Al contrario, l’HSE Manager può avere deleghe interne e responsabilità operative molto ampie: in molte aziende l’HSE Manager gestisce budget dedicati alla sicurezza e ambiente, prende decisioni immediate per risolvere criticità HSE e può essere ritenuto responsabile in sede civile/organizzativa del mancato raggiungimento di performance HSE. Tuttavia, è bene chiarire che dal punto di vista legale l’introduzione di un HSE Manager non esonera il Datore di Lavoro dai suoi obblighi e responsabilità di legge – similmente all’RSPP, l’HSE Manager è una figura di supporto, seppur con maggiore autonomia gestionale interna.
- Formazione e certificazione: come accennato, per diventare RSPP la legge prescrive un percorso formativo abilitante (moduli A, B, C e aggiornamenti) e requisiti minimi di istruzione. Per la figura di HSE Manager/Specialist, non esiste un percorso formativo univoco obbligatorio per legge. In genere, si tratta di professionisti con laurea (spesso in ingegneria, tecniche della prevenzione, chimica, ecc.) e diversi anni di esperienza in ruoli HSE. La norma UNI 11720:2025 fornisce uno schema di requisiti di formazione ed esperienza consigliati per HSE Manager e Specialist, e su tale base molti ottengono certificazioni volontarie delle competenze HSE (rilasciate da enti di certificazione accreditati) per attestare il possesso di conoscenze, abilità e competenze in linea con lo standard. Queste certificazioni, pur non obbligatorie, sono sempre più diffuse e valorizzate nel mercato del lavoro.
- Dimensioni aziendali e struttura organizzativa: generalmente, la figura dell’HSE Manager si incontra in aziende medio-grandi, dove c’è necessità di una gestione strutturata e strategica di sicurezza e ambiente. Nelle piccole imprese, invece, spesso non esiste un HSE Manager dedicato: il datore di lavoro si limita a nominare l’RSPP (talvolta coincidente con una consulenza esterna) per adempiere agli obblighi minimi di legge. In assenza di un HSE Manager, molti compiti gestionali HSE possono ricadere direttamente sul datore di lavoro o su altre figure (dirigenti, preposti) con il supporto dell’RSPP esterno. D’altro canto, nelle grandi aziende è comune avere entrambi i ruoli: l’HSE Manager a capo della funzione HSE e uno o più RSPP (spesso interni) che curano gli aspetti tecnico-normativi di sicurezza. In alcuni casi, se una stessa persona possiede sia le competenze gestionali che le abilitazioni di legge, HSE Manager e RSPP possono coincidere nella stessa figura professionale – ciò accade ad esempio quando il Datore di Lavoro assegna il ruolo di RSPP al manager che già dirige il dipartimento HSE. Questa soluzione “due in uno” può essere efficiente, ma richiede un professionista con un profilo molto completo.
In conclusione, HSE Manager (o Safety Manager) e RSPP sono figure complementari, ma con differenze sostanziali. L’RSPP nasce da un obbligo di legge e garantisce che l’azienda adempia ai requisiti minimi di sicurezza sul lavoro, operando come esperto consulente del datore di lavoro. L’HSE Manager nasce da un’esigenza organizzativa volontaria di livello più alto: portare la gestione di sicurezza e ambiente ad un livello strategico e integrato, andando oltre la semplice conformità normativa per puntare all’eccellenza in ambito HSE.
Perché scegliere Safetyone come RSPP con approccio HSE Manager
La gestione efficace della sicurezza aziendale richiede competenze specialistiche e un approccio integrato che vada oltre la semplice conformità normativa. Safetyone Ingegneria offre un servizio di RSPP potenziato, equiparabile a quello di un HSE Manager, grazie a un insieme di attività aggiuntive che consentono alle aziende di raggiungere un livello superiore di sicurezza e sostenibilità operativa.
Tra le principali differenze che distinguono Safetyone da una semplice nomina di RSPP esterno vi sono:
- Assistenza tecnica continua con disponibilità dal lunedì al venerdì in orario di ufficio e assistenza garantita per urgenze 24 ore su 24, festività incluse, assicurando tempestività nella gestione delle criticità.
- Supporto legale e gestionale integrato, che comprende la creazione di un sistema di gestione della sicurezza finalizzato alla tutela diretta del Datore di Lavoro e dei Dirigenti, limitando efficacemente responsabilità civili e penali.
- Organizzazione e monitoraggio costante della formazione e sorveglianza sanitaria, tramite strumenti digitali avanzati (portale Safetyoneclick) con alert automatici per evitare inadempienze o ritardi nelle scadenze obbligatorie.
- Interfaccia diretta con il Medico Competente e con Autorità di controllo territoriali (ASL, Ispettorato del Lavoro, Vigili del Fuoco), garantendo un’efficace gestione dei rapporti istituzionali e una preparazione ottimale in caso di ispezioni.
- Supporto ingegneristico specializzato su temi tecnici complessi e rilevanti (a titolo di esempio rischio sismico, incendio, ATEX, legionella, campi elettromagnetici), assicurando una verifica approfondita della conformità normativa aziendale.
- Aggiornamento periodico della conformità normativa tramite report semestrali e pianificazione delle azioni correttive, indicando una chiara scala di priorità basata sui potenziali rischi legali e organizzativi.
Scegliere Safetyone significa dotarsi non solo di un RSPP, ma di un autentico partner strategico con un ruolo assimilabile a quello di un HSE Manager interno. Questo consente all’azienda di anticipare e gestire efficacemente i rischi, mantenendo elevati standard di sicurezza, riducendo gli incidenti e rafforzando al contempo la propria immagine di azienda responsabile e orientata alla sostenibilità.
Per approfondire ulteriormente le differenze sostanziali tra la semplice nomina di un RSPP esterno e il servizio avanzato proposto da Safetyone Ingegneria, contatta il nostro team di esperti per una consulenza personalizzata.
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